Uomo politico italiano. Aderì al Fascismo
e fu direttore de “Il popolo toscano” e, dal 1931, di
“Gioventù fascista”. Eletto deputato nel 1924, rimase in
carica fino al 1939; fu membro del direttorio del PNF, consigliere nazionale,
vicesegretario del Partito fascista nel 1942 e segretario nel 1943. Durante la
seduta del Gran Consiglio del 25 luglio 1943 espresse voto contrario alla
mozione Grandi con la quale si chiedevano le dimissioni di Mussolini; la sua
posizione fu tuttavia giudicata ambigua dagli esponenti della Repubblica Sociale
che lo sottoposero a processo, conclusosi con l'assoluzione. Ritiratosi
dall'attività politica, alla fine della guerra, si rifugiò in
Argentina (Paola, Cosenza 1897 - San Godenzo, Firenze 1988).